lunedì 14 settembre 2009

50 cose che Internet ha ucciso: riflessioni sulla Rete

L'affermazione può sembrare scontata, ma vale la pena ricordarla: Internet ci ha cambiato la vita, in bene o in peggio, a seconda dei punti di vista, ma la quotidianità prima della Rete non si ripresenterà, a meno di non cambiare pianeta. Descrivere i mutamenti sociali, economici e politici che il World Wide Web ha portato nel mondo è un'impresa ardua, ma Matthew Moore, giornalista di Telegraph, ha stilato una sua personale lista di 50 cose o attività che Internet ha spazzato via con il suo avvento.

Alcuni punti sono indiscutibili, altri umoristici, altri opinabili, ma mi sembra opportuno leggere l'articolo e guardare oltre le righe: una riflessione sul fenomeno del Web può far bene tanto alla cultura generale, quanto alla capacità di proiettarsi nel futuro, guardando al mezzo e alla sua pervasività come un modo per conseguire obiettivi anche ambiziosi.

Fra gli aspetti legati alla cultura collettiva, e non sempre a carattere positivo, l'autore ricorda come Internet abbia leso in parte alla corretta manifestazione del pensiero, mettendo in condizione chiunque, anche a torto, di accendere dibattiti e alimentarli in modo tutt'altro che etico. Anche la vita sessuale degli adolescenti è stata sconvolta da Internet: questi acquistano online prodotti pornografici alimentando un mercato che non sempre si mantiene sulla legalità; la musica è al contempo un altro beneficiario e vittima eccellente di Internet: si scaricano sempre più spesso brani singoli — talvolta in contrasto con il copyright — a discapito degli album, che un tempo invece si acquistavano diligentemente per intero, anche se poi si ascoltavano solo in parte.

Guardando ai costumi, Matthew Moore fa notare che l'avvento delle connessioni internet, come quello dei telefoni cellulari, ha "ucciso" la puntualità delle persone, che comunicano con un messaggio il proprio ritardo a un appuntamento solo pochi minuti prima dell'ora prefissata, quando in passato ciò non era possibile; e inoltre, poiché è noto che tutto può essere trovato velocemente in Rete, le informazioni non vengono più memorizzate, riducendo l'uso della memoria personale.

Ma giacché ogni cosa, oltre ai contro, presenta dei pro, possiamo dire in compenso che le leggende metropolitane hanno ormai i giorni contati, esse sono puntualmente smentite in Rete, e così pure l'aurea magica che film e telefilm hanno costruito intorno a personaggi famosi: Internet ne svela i misteri, i peccati, gli errori, mettendo a nudo quanto umanità ci sia intorno a personaggi costruiti dalla TV o dall'immaginario collettivo, obbligandoci a guardare a ciò che non abbiamo mai voluto vedere.

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