Vivo nella città del Barocco, la "piccola Firenze", come molti l'hanno definita: Lecce è un concentrato di palazzi e chiese cesellate da mani maestre, che hanno modellato in maniera spettacolare la morbida pietra bianca, regalando alla città un patrimonio artistico ed architettonico che ha pochi concorrenti in Italia.
I turisti si incantano dinanzi allo splendore di Santa Croce e San Giovanni Battista, ma non possono mai girare le spalle alle facciate delle chiese, pena privare gli occhi di tanto incanto e incorrere nell'alto genio di chi ha pensato strategicamente di posizionarvi di fronte il cassonetto dell'immondizia.
Ebbene sì, a Lecce abbiamo un'Amministrazione Comunale tanto precisa da aver quasi preso le misure: di fronte alle chiese svettano dei pittoreschi bidoni dai colori ecologici verde e blu, in una sfilata di "arte moderna", più simile ad un incompreso Fontana che al nostro beneamato Zimbalo.
Uscire da una chiesa barocca e mettere a fuoco il bidone dei rifiuti urbani è un po' come uscire da un bar con il gelato in mano e godere dello spettacolo di un cane che lascia i suoi bisogni sul marciapiede, ma è probabile che mi stia sbagliando, che c'è una strategia del posizionamento del bidone, che ha una sua finalità, anche se ai cittadini ignota.
Se è così, mi scuso con il turista che me lo ha fatto notare chiedendomi il perché il bidone fosse proprio lì, in bella vista su tutte le foto ricordo: io non ne conosco il motivo e come cittadina non l'ho chiesto all'Amministrazione, mea culpa!
Ma alle prossime elezioni chiederò i bidoni in pietra leccese in stile barocco, almeno si integreranno con l'architettura delle chiese. Intanto dedico questo post a tutti coloro che la notte hanno dormito sonni travagliati, pensando a quale fosse la posizione migliore per il cassonetto dei rifiuti, sarà stato davvero difficile collocarli e alla fine avrà esclamato: "Eureka!"
E finalmente il bidone ebbe il suo posto d'onore, e che posto!
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