mercoledì 5 novembre 2008

Dedicato a chi paga il canone TV: StreamIT e la TV online

"Mi piace la televisione, soprattutto perché la si spegne facilmente." Robert Mitchum

Quando guardate la TV non vi sorge mai il dubbio che il canone è sprecato per quello che viene offerto? Non vi è mai capitato di sentire una notizia al telegiornale e cercare conferme nella Rete, perché non ritenete imparziale ciò che avete sentito?

Ebbene, se dalla TV passate ad Internet pensando che il Web sia più libero, allora siete pronti anche voi per gustare la televisione del futuro.

La TV, quella buona, varia, nuova e multifunzione come una lavatrice, va sul Web, perché quella tradizionale non lascia spazio più a niente di diverso che non parli con la voce rauca e maschile della De Filippi, non vesta i succinti abiti di veline, non aspetti il miracolo dei pacchi o non discuta con il canarino di Del Piero.

Intendiamoci, nulla da ridire su coloro che la sera, affondati nelle poltrone o in comodi divani, si trastullano davanti ai programmi che abbiamo acquistato o meno con il canone RAI - de gustibus! - ma a volte bisogna cambiare, diventa un'esigenza della nostra mente, quella di poter vedere qualcosa di diverso e più fruibile.

Ho gironzolato su Internet alla ricerca di una valida alternativa al piccolo schermo, che non abbia necessariamente un telecomando con le pile puntualmente scariche, che non mandi una pubblicità ogni 30 secondi di film e che potesse dirmi cosa sto guardando, se per puro caso le facce dovessero essere diverse dalle solite note.

Mi sono così imbattuta in StreamIT, qualcosa di più di una TV, qualcosa di meno di ciò che può ancora accadere, qualcosa di interessante per capire dove sta andando la tecnologia televisiva.

Il sito è in 3 lingue, fra cui non manca finalmente l'Italiano, e questa è già una grande cortesia verso chi conosce l'inglese, ma vorrebbe ogni tanto esercitare anche la lingua che fu di Dante; la grafica è eccellente, l'interattività davvero ben riuscita e i programmi ben titolati.

In giro per la Rete poi si trova tanto ancora, inclusi e da non sottovalutare, alcuni video su You Tube, che può essere considerato una sorta di TV popolare, fatta di stralci di vita quotidiana o di trasmissioni del piccolo schermo, che vengono anche votati.

Ma soprattutto Internet veicola l'altra informazione, quella che non va sulla TV perché, fra beghe politiche, mancate elezioni, interessi privati e scarso rispetto per il popolo pagante, è scomoda.

Insomma, oggi la cultura passa prima da Internet e con qualche eccezione arriva, con non poco ritardo, anche in TV; la Rete è un open space che accoglie culture diverse, cui ognuno di noi dà il suo contributo, e nel bene o nel male, possiamo scegliere. Il piccolo schermo può soddisfare ancora questa esigenza di varietà?

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